L'APPETITO

 

Ci sembra che questa breve riflessione ci riguardi sia nel senso generale indicato dal cardinal Ravasi sia se prestiamo attenzione alle povertà che abbiamo intorno nella nostra città. Per questo riteniamo importante l'istituzione di un "Salvadanaio" cittadino che vada ad alleviare le sofferenze che ci passano sotto il naso.



"La società è composta di due grandi classi : quelli che hanno più roba da mangiare che appetito, e quelli che hanno più appetito che roba da mangiare" ( Nicolas de Chamfort scrittore moralista del Settecento) (...)

Sulla tavola del mondo da un lato c'è un gruppo di persone che ha davanti una mole immensa di portate e non ha più appetito, anzi, ha problemi di dieta, mentre dall'altro lato c'è una folla che ha solo qualche residuo ed è costretta a placare l'appetito allungando gli occhi verso il ben di Dio posseduto dagli altri. Aveva ragione anche Brecht quando nel suo Breviario tedesco annotava: "Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: loro hanno già mangiato! (...)

La fame è uno dei cavalieri dell'Apocalisse e il suo cavallo nero corre lungo le periferie del nostro pianeta ove i genitori stringono fra le braccia bambini denutriti.

E' per quello che noi, seduti al lato imbandito di quella tavola, non possiamo ignorare quei visi smunti e quegli occhioni spalancati sul nostro pranzo abbondante.


Gianfranco Ravasi     Il Sole 24 Ore    Domenica 7 Febbraio 2016


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